La rocca di Oramala
Ciò che resta dell'antico castello di Oramala è la rocca, che costuisce la parte fortificata, composta di un corpo di fabbrica sul lato nord, presente nei documenti a partire dal XVI secolo, e da un dongione - un ridotto difensivo circondato da un recinto murato, un vero e proprio castello nel castello - provvisto di torrione. Il dongione di Oramala, menzionato per la prima volta nel 1184, racchiude quindi le costruzioni militarmente e residenzialmente più importanti; il palacium castri e la torre. Strutture simili sono frequenti in Oltrepò nel periodo medievale.
Nel XVI secolo Oramala viene identificata come castrum con la torre a più piani, con la camera da letto dei signori sopra la prima sala della torre. Probabilmente è la residenza effettiva dei marchesi. I documenti coevi testimoniano che alla struttura originaria si è aggiunta una cappella e una “piazzuola” (cortiletto all’interno dell’area fortificata).
La Rocca consiste in un recinto quadrilatero, organizzato su due teste rafforzate, collocate a sud e a nord. La prima è costituita dall’enorme torre in pietra che domina su tutto; la seconda dal grande corpo di fabbrica sul lato opposto.
I fianchi del recinto, che si sviluppano fra torre e corpo di fabbrica, consistono in cortine murarie di spessore minore.
Nella muratura in pietra locale vi sono feritoie e aperture strombate, tipiche dei baluardi difensivi. La base delle pareti perimetrali è scarpata e delineata da una cordonatura sporgente. Alla sommità delle mura vi sono dei mensoloni in granito, che facevano parte degli originari piombatoi.
Il portale d’accesso al ricetto della rocca è ad arco ribassato ed è stato dotato di saracinesca (funzionante ad argano), inserita nella sue sede originaria ancora presente nella muratura. Alla sinistra dell’ingresso vi è il corpo di guardia, al di sopra del quale è posta la cappella gentilizia, ad un’unica navata, dedicata a Sant’Eufemia e già esistente nel XIII secolo.
A fianco della cappella vi è il camminamento di ronda, che corre lungo i muri perimetrali.
Sotto il cortile vi è un vano quadrato con pozzo centrale in pietra (è questa la zona più antica del castello): da questo vano è possibile accedere alla torre attraverso un cunicolo collegato con il pozzo nella sala a pianoterra della torre, usato come riserva idrica.
La torre, collocata a cavaliere del lato sud della rocca e suddivisa in quattro piani, ha una pianta particolare: una figura a semicerchio appoggiata a un rettangolo; è databile alla prima metà del Quattrocento. Al piano terra si trova il pozzo e, nell’ala settentrionale, un locale sotterraneo con volta a botte in pietra a vista, identificabile come una prigione.